The Rocca area archeologica
Planimetria generale dello scavo
L’area della Rocca costituisce il nucleo originario del borgo di Santa Maria a Monte. L’eccezionale posizione geografica del colle, unita all’enorme potenziale di osservazione, fu il motivo per cui sulla Rocca vennero innalzate le strutture del castrum medievale : è attestata al 906 la presenza di un tonimen, un recinto fortificato caratterizzato da un’alta palizzata di robusti tronchi lignei, la più antica difesa per quanto concerne l’area lucchese. A partire dal 1252 il Comune di Lucca si accollò le spese di edificazione in petra et calcina delle strutture del ridotto, fino a quando i fiorentini, dopo la presa del 1327, non ristrutturarono interamente le fortificazioni.
Gli scavi archeologici condotti sulla Rocca a partire dalla metà degli anni Ottanta del Novecento hanno messo in luce un vero e proprio “palinsesto” sul quale si sono succedute numerose fasi costruttive che hanno caratterizzato la storia evolutiva del sito. Dalle presenze di un insediamento preromano (secoli VIII-I a.C.), testimoniato da buche di palo ascrivibili ad abitazioni a capanna (1), si passa al primo edificio religioso del borgo, un oraculum longobardo dell’VIII secolo, dedicato a Maria Assunta e in origine dipendente dalla pieve di Sant’Ippolito in Anniano, risalente al IV secolo e situata in pianura lungo il corso dell’Arno. Durante il periodo carolingio (IX secolo) la chiesa venne poi dotata di una seconda tribuna, verso Ovest (2), intitolata a San Genesio, santo molto venerato in lucchesia. All’interno dell’abside, in asse centrale rispetto alla curvatura del muro, gli scavi hanno restituito una sepoltura “privilegiata”, probabilmente un membro della dinastia ecclesiastica longobarda (3). Una volta ottenuto il titolo di pieve attorno alla metà del X secolo, con il trasferimento delle prerogative battesimali da Sant’Ippolito confermato dalla presenza di un fonte (4), fu necessario, in concomitanza con l’istituzione di una canonica regolare (XI secolo) composta da 14 ecclesiastici, ampliare verso est la chiesa, della quale rimangono tracce del transetto triabsidato (5). Dopo un ulteriore ampliamento dell’edificio avvenuto intorno alla fine del XII secolo (6), la chiesa venne in parte smantellata a partire dalla metà del Trecento, quando la dominazione fiorentina si fece più stabile.
The Rocca Archaeological area
General plan of the excavation
The area of the Rocca fortress is the original core of the village of Santa Maria a Monte. The unique geographical position of the hill, along with the huge potential for being a good vantage point, was the reason why the medieval castrum structures were built on the rock. The presence of a tonimen can be dated to 906; it is a fortified enclosure characterised by a high fence of sturdy wooden trunks, the oldest defence in the Lucca area. From 1252, the City of Lucca shouldered the costs of building the entrance hall structures in brick and mortar, until the Florentines, having taken the city in 1327, entirely restructered the fortifications. The archaeological excavations conducted on Rocca since the mid 1980’s have revealed a veritable palimpsest, on which numerous construction phases that have distinguished the evolutionary history of the site have taken place. From the existence of a pre-Roman settlement (8th-1st Century B.C.), evidenced by the stake holes attributable to the hut dwelling (1), we move to the first Religious building of the village, a Lombard oraculum of the 8th century, dedicated to the Assumption and originally part of the parish church of St. Hippolytus in Anniano, dating from the 4th century and situated on the plain along the Arno. During the Carolingian period (9th century), the church was then fitted with a second apse, towards the West (2), dedicated to San Genesio, a greatly revered saint in Lucca. Inside the apse, in the central part from the curved wall, the excavations have yielded a “privileged” interment, which was probably a member of the Lombard ecclesiastical dynasty (3). Once the the title of parish church was acquired around the middle of the 10th century, with the transfer of the rights of baptism by St. Hippolytus confirmed by the presence of a source (4), it was necessary, in conjunction with the establishment of a regular rectory (11th century) comprising of 14 clerics, to expand the church eastwards, of which traces remain with the triapsidal transept (5). After a further expansion of the building which took place at the end of the 12th century (6), the church was partially dismantled from the middle of the fourteenth century, when Florentine domination became more stable.