Dopo due anni di sospensione causa pandemia, torna la Processione delle Paniere. L’evento rievoca il trasferimento della salma della Beata Diana, Patrona di Santa Maria a Monte. Fulcro di tutta la giornata, la processione ha inizio in una cappella posta ai piedi del colle e raggiunge la Collegiata, all’interno dell’antico terzo anello murario posto a difesa del castello.
L’iniziativa si configura come una festa rievocativa plurisecolare che unisce l’intero territorio comunale: tutta la comunità abbandona divisioni e tradizionali campanilismi, tipici delle contrade, e si unisce attorno alla figura della propria Patrona.
Ciascun rione, infatti, offre alla Beata un cesto colmo di fiori: portato sulla testa da una dama accompagnata da un cavaliere, le “paniere” formano un vero e proprio tappeto fiorito fino alla chiesa del centro storico.
I cesti fioriti sono poi all’origine di uno dei miracoli più celebrati, attribuiti alla Beata: la trasformazione del pane, che Diana fanciulla portava nel grembiule, in “rose e fiori” per evitare di essere scoperta dal padre nella sua carità verso i poveri.
Oltre a far conoscere le tradizioni della comunità, la manifestazione è tesa a valorizzare il patrimonio storico-culturale del territorio.
Il centro storico si tirerà a lucido per le grandi occasioni: mostre, iniziative culturali, visite guidate alla “città sotterranea”, intrattenimenti teatrali di strada per grandi e piccoli allieteranno il visitatore. A ingresso gratuito i poli museali del centro storico, con visite guidate teatralizzate. Ben quattro i musei visitabili: l’Area Archeologica La Rocca, che vedrà installazioni artistiche ispirate al riuso dei materiali, l’annesso Museo Civico Beata Diana Giuntini, il Museo Casa Carducci, casa in cui la famiglia Carducci visse dal 1856 al 1858; infine si potrà salire sulla Torre dell’Orologio, antica difesa del castello medievale, dalla quale si può godere di uno splendido panorama su tutto il Valdarno Inferiore.