Sala 5

Un singolare altare etrusco

Dopo che il mare si ritirò, cambiò il clima, scomparvero i mastodonti e gli altri animali che avevano popolato il territorio montopolese per lasciare posto a nuove vegetazione e fauna e, soprattutto, all’uomo. In particolare, a partire da circa 3.000 anni fa questa zona fu abitata dalla popolazione etrusca.

Quello che vedi in questa stanza è uno strano manufatto in pietra, molto probabilmente usato dagli Etruschi che vivevano nell’area tra Montopoli, Marti e Palaia. Si tratta di una grande pietra lavorata in modo da avere un piccolo affossamento centrale, due protuberanze tondeggianti laterali ed una molto più lunga centrale in aggetto.

Gli archeologi hanno interpretato questo manufatto come un altare rurale:

Tavoletta proveniente dalla

Necropoli della Banditaccia VI sec. a.C.

nella fossetta centrale venivano collocati i beni per effettuare il sacrificio alle divinità che dovevano contribuire alla fertilità alla terra, come ricorda anche il membro maschile stilizzato che si protende in avanti.

Secondo alcuni studiosi, su una delle due protuberanze laterali si possono leggere incise anche alcune lettere – scritte in modo speculare come facevano gli Etruschi – del nome di chi volle la realizzazione di questo altare di campagna, o del suo stesso autore: “VLA…” o “VELA …” che potrebbe indicare una persona chiamata “Velasna”.

Scegli cosa fare…

Se vuoi saperne di più su come vivevano gli Etruschi nella campagna montopolese, recati nella stanza che trovi a destra uscendo da questa sala…

Se vuoi vedere altri oggetti usati nelle case aristocratiche etrusche e romane, e nei templi dell’epoca, risali e torna nella prima sala …